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Web marketing turistico: come rispondere alle e-mail

Web marketing turistico: come rispondere alle e-mail

Empatia, cura nella scelta delle parole e no all’alberghese: è nel primo contatto che ti giochi le tue carte

Nella comunicazione alberghiera le e-mail sono ancora considerate una delle forme di marketing più efficaci, persino più della pubblicità sui siti web o sui social media. 

Purtroppo sono ancora molte le strutture ricettive che sottovalutano l’importanza della comunicazione via e-mail con i clienti, soprattutto nella fase iniziale del contatto.

Invece è proprio in questa fase che devi giocarti al meglio tutte tue le carte.

Non dimenticare mai che chi ti ha inviato una richiesta di informazioni molto probabilmente sta valutando anche altre strutture e potrebbe dirigere la sua attenzione altrove.

Ricorda che come rispondi è il tuo biglietto da visita.

Ecco perché rispondere in modo attento e professionale è decisivo per aggiudicarti la sua fiducia e per convincerlo a soggiornare da te.

In questo articolo vediamo prima quali sono gli errori più comuni che si commettono quando si risponde via e-mail ai clienti, e poi consigli ed esempi di linguaggio chiaro ed efficace che mette al primo posto la relazione e per questo motivo abbandona l’alberghese.

Le e-mail nella comunicazione alberghiera

Prima di tutto vediamo quali sono i tipi di email frequenti nella comunicazione alberghiera:

  • La email di richiesta info/offerta
  • La email di conferma
  • La email di buon viaggio
  • La email di bentornato
  • La email di risposta a lamentele

La e-mail di richiesta di informazioni

Il possibile ospite ha notato la struttura sul web e invia una richiesta di prenotazione

Nella risposta, come prima cosa ringrazia e utilizza il nome del cliente. Inserisci poi:

  • i dettagli relativi alla richiesta (data di arrivo e partenza, numero persone, tipologia di camera e trattamento)
  • Il link alla categoria di camera proposta (o un’immagine in anteprima)

Ricorda di far percepire il valore della struttura e i suoi punti di forza e di far attenzione al tono di voce, che deve essere in linea con il target.

Concludi salutando e inserendo il tuo nome, la qualifica e i recapiti.

La e-mail di conferma

L’e-mail di conferma arriva da qualcuno che sì, ha intenzione di prenotare, ma forse sta valutando altre strutture a cui ha inviato una richiesta di preventivo. 

È il tuo momento: scrivi una e-mail accogliente e convincente. Dì subito le cose importanti (per l’ospite, non per te).

Riepiloga prima i dettagli della prenotazione, poi le condizioni dell’hotel (politiche di cancellazione, orari check-in e check-out, etc.) e infine le modalità di pagamento.

Se ci sono benefici importanti da segnalare o servizi aggiuntivi da proporre, puoi dedicare un breve paragrafo, ma non dilungarti troppo.

Concludi salutando, meglio se in modo personale, con il tuo nome, qualifica e recapiti.

La conferma deve essere il più chiara possibile. Inserisci:

  • Periodo di soggiorno (specificando le date di arrivo e partenza con il giorno della settimana)
  • La tipologia del soggiorno
  • Il numero delle persone ed eventuale presenza di bambini
  • La tipologia di camera (con link o immagine)

Inserisci il link alle condizioni di cancellazione ed eventuale richiesta di carta di credito a garanzia.

Puoi presentare la tua struttura approfondendo le offerte dei servizi e le descrizioni della zona con eventuali informazioni e link di interesse ( se nel periodo ci sono ad esempio rassegne o feste locali).

E’ questo il momento di differenziarsi trasmettendo al potenziale cliente quel qualcosa in più. Fai così:

  • Utilizza parole vivide, ossia parole che “fanno vedere”, scrivi i dettagli e non scrivere in alberghese (ne parliamo tra un po’)
  • Usa il più possibile la forma attiva, ad esempio: “L’accesso e l’uso della spiaggia sono garantiti ai disabili” diventa “La spiaggia non ha barriere architettoniche”
  • Evita gli inglesismi inutili. Chiediti sempre se si può dire in modo più semplice e in italiano o nella lingua del cliente.
  • Evita i verbi paternalistici: consentire, mettere in grado, permettere sono verbi che mettono l’accento sull’azienda e non sul cliente. Ad esempio: “Abbiamo una nuova App. in grado di rispondere alle chiamate alla reception” diventa “Abbiamo una nuova App che risponde alle chiamate alla reception“.
  • Evita i verbi antiquati, come provvedere, procedere, trasmettere, ci ricordano il burocratese e appesantiscono. Ad esempio: “Provvedere al pagamento” diventa “Pagare“.

Sono esempi che ho tratto dal libro di Luisa Carrada, Lavoro, dunque scrivo!, autrice del sito web e Blog mestierediscrivere.com editor e docente di scrittura professionale.

Per vendere è necessario comunicare felicità: questo dovrebbe essere lo scopo di ogni descrizione nel settore turistico

 

La e-mail di buon viaggio

La e-mail di buon viaggio è una sorta di check pre-arrivo. Anche se non molto utilizzata ha invece una sua utilità e un duplice scopo: evitare l’overbooking e fare felici gli ospiti per la cura nei loro confronti.

In queste e-mail si esegue un controllo delle date di prenotazione, della camera, di eventuali particolarità richieste per organizzare al meglio il check-in.

La e-mail di bentornato

Anche questo tipo di email non è molto utilizzato. Se però un ospite, prima di lasciare la struttura vi ha fatto i complimenti potete, dopo qualche giorno, inviare una mail di bentornato a casa invitandolo a lasciare una recensione.

Questa e-mail deve coinvolgere dal punto di vista emotivo: inserisci un immagine che faccia rivivere la vacanza e usa un tono personale.

Anche se utilizzi un modello di e-mail pre-impostato, cerca di personalizzarla il più possibile.

La e-mail di lamentele

A quale struttura non è mai arrivata un’e-mail in cui l’ospite si è lamentato del costo o della qualità di alcuni servizi?

Ricorda che quando un ospite scrive per lamentarsi vuole ottenere soprattutto una cosa: la nostra attenzione.

Per questo è importante rispondere con tempestività (meglio se entro le 24 ore) ed essere attenti e precisi. 

Scusati sempre (anche se non è detto che sia colpa della struttura) e cerca di creare empatia promettendo miglioramenti.

Cerca di offrire comprensione e disponibilità al cliente e non imporre in nessun modo la tua visione delle cose.

Fai sempre attenzione all’impatto emotivo delle tue parole!

 

Errori comuni nella comunicazione alberghiera

Molte strutture alberghiere commettono, spesso senza rendersene conto, questi 5 errori nelle email di risposta ai clienti. 

Sono errori che però possono influire negativamente sul giudizio complessivo del cliente riducendo le possibilità di prenotazione.

1. Prendersi troppo tempo per rispondere

Quando inviamo una richiesta per avere informazioni da un hotel per un’eventuale prenotazione ci aspettiamo una risposta veloce, al massimo in giornata.

Sottovalutare questa aspettativa di un potenziale cliente equivale a correre il rischio di perderlo. 

L’ideale sarebbe rispondere entro un paio d’ore, anche perché è probabile che chi ci ha inviato la email stia aspettando anche altre risposte.

2. Sottovalutare la forma del testo

Prova a pensare come appare la tua email a chi la riceve.

Devi sapere che la forma del testo in una email è importante: facilita la lettura del contenuto e ne migliora la comprensione.

Dunque no alle email con muri di parole (muro di testo), illeggibili e per nulla accattivanti.

Dividi invece il testo in paragrafi e scrivi frasi brevi, utilizza il grassetto e il corsivo, se devi fare un elenco usa l’elenco puntato e numerato

(per esempio per elencare ii servizi inclusi, quelli a pagamento, o quali luoghi di interesse che si trovano nella zona).

No anche a troppi caratteri, dimensioni e colori di testo diversi: confondono e sono segno di poca professionalità. 

Preferisci un singolo carattere, un singolo stile e uno o due colori al massimo (per il carattere meglio usare in nero o grigio scuro).

Quanto alle immagini, non esagerare: non vengono lette da tutti gli strumenti di posta e appesantiscono il documento.

3. Sbagliare il tono di voce

Nel marketing e nella comunicazione sul web utilizzare il tono di voce corretto e adatto al proprio target è molto importante.

Nella comunicazione alberghiera è necessario rispondere utilizzando il “lei”, in modo cordiale ma trasparente e gentile, cercando di instaurare un dialogo il più possibile umano e non standardizzato.

Se il mittente si firma con un titolo (dott., ing., dott.ssa, ecc..) non dimenticare di riportarlo nella risposta.

4. Usare troppi inglesismi

Oggi il marketing, e in particolare il settore della moda e del turismo, è invaso dall’utilizzo degli inglesismi.

Ma sei sicuro che chi ti sta leggendo conosca il significato di ciò che scrivi? Nel dubbio scrivi in modo chiaro cosa è incluso nella tua offerta di late check out, ad esempio, o cosa significa up-grade di camera.

Sul tema puoi leggere: Parole straniere nei testi in italiano? Sì, ma con moderazione

5. Usare linguaggi burocratici (l’alberghese)

L’alberghese, termine coniato da Luisa Carrada, è il burocratese dell’ospitalità. È quello stile di scrittura pieno di luoghi comuni e frasi fatte sempre uguali, dove non traspare unicità.

Hotel a due passi dal mare, in posizione strategica, con camere dotate di tutti i moderni confort, con servizi esclusivi e ricco buffet…
E poi: vi sentirete come a casa vostra, l’ambiente è famigliare e la cucina tipica.

Sono affermazioni scontate, che trovi nelle descrizioni di tante strutture e che non dicono nulla sui servizi effettivi della struttura né sulla posizione.

Copy per il turismo: idee, esempi e consigli

L’alberghese, come tutti i linguaggi burocratici e settoriali, è comodo per gli addetti ai lavori.

Ma non funziona perché è troppo generico, non racconta, non differenzia, anche se rassicura.

Il potenziale cliente non sta cercando un avvocato per una causa, sta cercando una vacanza!
È alla ricerca di qualcosa che lo emozioni e ha bisogno di qualcosa in più di essere rassicurato.

Dobbiamo scrivere testi vividi, testi con tanti dettagli, testi che si facciano ricordare, e questo vale sia nella comunicazione tramite e-mail sia nella descrizione del nostro hotel sul sito web.

Considera che l’utente medio arriva su un sito web, dà una rapida occhiata e decide entro 8 secondi se approfondire la navigazione o abbandonare.

Questo è il tempo che abbiamo a disposizione per catturare l’attenzione dell’utente che arriva sul sito web dell’albergo.

parole

Le parole sono potenti: aprono o chiudono porte. Per questo motivo bisogna sceglierle con cura.

1. Abbandona l’alberghese

Invece di scrivere: ogni stanza è dotata di moderni confort

scrivi: Prepariamo il letto come vuoi tu: sul nostro sito puoi scegliere tra tre tipi di cuscini ergonomici per dormire in relax.

Oppure descrivi semplicemente l’arredamento della camera e il panorama dal balcone.

2. Scegli parole precise e concrete (vivide)

Invece di: Dal balcone di ogni stanza del nostro hotel si vede il mare

scrivi: Ogni balcone del nostro hotel si affaccia sul mare.

3. Cambia punto di vista

Scegli il punto di vista del cliente e usa la forma personale. Rivolgiti direttamente a lui. 

Invece di: Per informazioni sulle gite che organizziamo è possibile rivolgersi alla reception

scrivi: Desideri ulteriori informazioni sulle gite che organizziamo? Rivolgiti alla reception!

4. Usa un tono di voce umano

Usa lo stesso tono di voce che useresti se invitassi qualcuno a entrare in hotel. Useresti l’alberghese? Certo che no! 

Invece di scrivere: il nostro hotel si trova in una cornice incantevole

Scrivi: il borgo marinaro è lo stesso di cento anni fa: casette a un solo piano, intonaco bianco, oleandri e lavanda. Davanti il mare blu. Nel mezzo il nostro albergo.

5. Scrivi i dettagli e usali come punti di forza

Nelle descrizioni sono spesso i dettagli a catturare.

Invece di scrivere: servizi esclusivi (che poi, sono davvero esclusivi?) spiega in cosa consistono i servizi: la nostra terrazza è la più spaziosa dell’intero lungomare, un lusso da godersi su dondoli e comode chaise-long!

6. Non usare verbi pomposi

Non usare verbi come rappresentare, costituire, vantare, rammaricarsi: sono pomposi e antiquati. Scrivi in modo più semplice e diretto.

Invece di: Lo chef Gianni Pentola rappresenta il fiore all’occhiello della nostra struttura

Scrivi semplicemente: Lo chef Giovanni Pentola è il fiore all’occhiello

7. Evita l’autocelebrazione

Frasi come “la nostra struttura è la prima a…”, oppure “vantiamo uno chef di prim’ordine” è autocelebrazione e può risultare pensante e creare distacco.

Racconta i traguardi o i riconoscimenti sottolineandone i vantaggi per il cliente. Ad esempio: “il nostro chef creerà per gli ospiti piatti della tradizione con un tocco di modernità”.

Check List

Ricapitolando, quando controllerai la tua e-mail prima di spedirla, chiediti se:

  1. Hai adottato un tono di voce naturale
  2. Hai scelto parole precise e vivide
  3. Hai usato gli aggettivi per far vedere
  4. Hai puntato su dettagli interessanti

E soprattutto:

Cosa sto facendo vedere e provare a chi legge?

II segreto per una e-mail ben scritta sta tutto nel creare un dialogo il più possibile empatico, umano ed il meno possibile standardizzato, nel riuscire ad instaurare una conversazione trasparente, chiara e sincera.

Se vuoi approfondire puoi leggere questi libri:

  • Lavoro, dunque scrivo!, Luisa Carrada, Zanichelli Editore
  • Web marketing turistico, Michela Mazzotti, Hoepli Editore
  • Paroline e paroloni, Luisa Carrada, Zanichelli Editore

 

Sul web marketing turistico puoi leggere:

Creo e gestisco contenuti per blog e siti web e scrivo testi ottimizzati SEO per migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca.

Da qualche anno tengo Corsi di Comunicazione e scrittura per il web per scuole e privati.

Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo, amo da sempre leggere e andare in montagna, palestra di vita.

Sara Soliman

Copywriter

Il sito web della tua struttura non sta portando i risultati sperati?

Se il sito web della tua struttura non sta portando i risultati che speravi e vorresti ottenere maggiore visibilità e più conversioni la cosa migliore da fare è una revisione dei testi del tuo sito.

Il processo di revisione dei testi (editing) nell’ottica del marketing turistico prevede:

  • la scelta delle parole più adatte nella comunicazione alberghiera;
  • la correzione di eventuali errori di ortografia, grammatica, scelte lessicali non appropriate;
  • l’analisi e l’utilizzo delle keywords più usate nel mercato di riferimento;
  • l’applicazione delle tecniche di SEO copywriting allo scopo di ottenere testi ottimizzati alla ricerca e alla lettura che avviene sul web;
  • l’utilizzo di tecniche di scrittura di tipo persuasivo ed emozionale per aumentare le conversioni.

L’obiettivo è quello di migliorare quel linguaggio settoriale poco informativo e tutto uguale che ancora caratterizza molta comunicazione in ambito turistico.

Posso occuparmi anche di lettere di presentazione e fac-simile di preventivi: il tutto per migliorare l’approccio comunicativo al cliente.

Hai bisogno del mio aiuto?

Scrivimi, studierò il tipo di comunicazione e di linguaggio più adatto alla tua attività!

Inoltre, se pensi possa essere utile a te e al tuo team, ho messo a punto un nuovo corso per il web dedicato agli operatori per il turismo.
In 10 ore di lezione vedremo insieme:

  • le basi del copywriting turistico,
  • l’email marketing,
  • la gestione delle recensioni;
  • il social media marketing per iil turismo.

Per saperne di più visita la pagina del corso sul mio sito web.

Scopri i Servizi di AEsse Communication:

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I vantaggi dell’Email Marketing e come scrivere una Newsletter efficace

I vantaggi dell’Email Marketing e come scrivere una Newsletter efficace

I dati dimostrano come l’email marketing sia ancora efficace nell’acquisire nuovi clienti. Ed è, insieme al telefono, lo strumento migliore per chiudere un contratto

Negli ultimi anni i modi per vendere i tuoi prodotti on-line si sono moltiplicati e molti pensano che la newsletter e l’email marketing siano strumenti superati.

Sbagliato! L’email marketing resta uno strumento molto utile per generare profitti sul web, come confermano circa due terzi dei manager intervistati secondo note ricerche di mercato.

Bastano un paio di dati per rendersi subito conto che con le newsletter si possono ottenere buoni risultati.

L’email marketing infatti:

  • è 40 volte più efficace dei social network per ottenere nuovi clienti;
  • offre un tasso di conversione del 17% più alto (dati McKinsey & Company);
  • hanno un ROI (ritorno sugli investimenti) stimato del 4.300 per cento;
  • ogni euro speso per l’email marketing offre un ritorno di 44 euro (dati Direct Marketing Association)*

Ti ho incuriosito?

Continua a leggere e vedrai che ti convincerai anche tu di quanto lo strumento dell’email marketing sia ancora un modo efficace per vendere i propri prodotti.

newsletter

Riceviamo ogni giorno tante email. Forse è proprio per questo che la fiducia nell’email marketing è andata col tempo scemando a vantaggio di altri strumenti quali i social media

Newsletter: perché è essenziale

La comunicazione tra aziende e clienti è sempre più demandata ai social media, ma l’Email marketing ha due caratteristiche fondamentali che la differenzia dai social media: 

  1. La personalizzazione.
  2. La possibilità di essere inviate “al momento giusto”.

Inviare la mail giusta alla persona giusta permette di creare comunicazioni personalizzate in grado di far sentire speciale l’utente.

Certo, il passo non è breve, ma la possibilità di esserci al momento giusto (come ad esempio inviare un buono sconto per un acquisto il giorno del compleanno di un iscritto alla newsletter) è un primo step per trasformare un semplice contatto in un cliente.

Prima di addentrarci su come impostare una strategia di email marketing efficace cerchiamo di capire cosa sono le mailing list, la newsletter, una strategia di email marketing e inquadriamone l’utilità.

Mailing List, newsletter, email marketing

Facciamo un po’ di chiarezza chiarendo innanzitutto il significato di questi tre termini.

La Mailing List e l’attività di segmentazione

La mailing list (in italiano lista di corrispondenza o lista contatti) è una lista di nominativi in formato email, i cui intestatari hanno in comune uno o più interessi o caratteristiche specifiche. 

I destinatari della mailing list rilasciano volontariamente il loro indirizzo email per essere informati su prodotti, servizi o novità.

L’organizzazione dei dati e la creazione di liste di utenti va strutturata sulla base del loro canale di provenienza (web, evento) e sul loro status: lead, cliente, fornitore.

Questa attività è detta segmentazione ed è la base di un’efficace strategia di email marketing.

Ma una buona segmentazione è possibile solo se alla base è stata fatta una buona profilazione, cioè se sono state raccolte quante più informazioni possibili per conoscere la Buyer Persona della tua attività.

Leggi anche: Per farti trovare dai tuoi potenziali clienti devi conoscere il tuo target di riferimento: le Buyer Personas

La Newsletter: 5 consigli utili

La newsletter è una “lettera” in formato email che l’azienda invia alla lista contatti da cui ha ottenuto il consenso esplicito, la mailing list.

Le newsletter vengono spedite regolarmente (una a settimana è la frequenza consigliata), di solito seguendo un calendario editoriale che comprenda offerte commerciali ma anche informazioni utili e argomenti di interesse per il tuo lettore (la differenziazione è molto importante).

Come impostare la newsletter:

  1. Rendila responsive e ottimizzata per i dispositivi mobili,
  2. L’oggetto dell’email deve essere breve, veritiero e convincere all’apertura,
  3. Personalizza il messaggio con un “Buongiorno Marta”: tutti i sistemi di newsletter ti permettono di gestire le variabili collegate ai dati del tuo utente al momento della registrazionene,
  4. Costruisci il contenuto grafico e testuale con la modalità della piramide rovesciata, cioè richiama sin da subito l’attenzione dell’utente sull’obiettivo di conversione e trascinarlo più in basso verso la CTA finale (Call To Action o chiamata all’azione), un link o un pulsante che faciliti il percorso dell’utente verso l’obiettivo di conversione (quella cosa che noi vorremmo facesse l’utente grazie alla nostra mail).
    Potrebbe essere la lettura di un articolo nel nostro blog o la visione (o l’acquisto) di un prodotto nel nostro sito;
  5. Individua il momento ideale per l’invio, aspetto fondamentale per il successo delle tue newsletter.
    Bisogna cercare di capire quali sono i giorni e gli orari in cui è più probabile che i tuoi clienti aprano e leggano le email.
    Naturalmente è un dato che varia da azienda ad azienda, non c’è uno standard valido per tutti.
    Per scoprire qual è la tempistica devi analizzare il tuo pubblico target ed effettuare dei test, inviando le newsletter in giorni ed orari diversi e studiando i risultati.

L’Email Marketing: obiettivo e strategia

L’email marketing è una tipologia di direct marketing in cui si comunicano informazioni, contenuti e proposte commerciali attraverso le email.

Questa tecnica di marketing comprende newsletter, mailing list e, soprattutto, una buona strategia che guida le azioni intraprese. 

Creare una campagna di email marketing è semplice dato il numero delle piattaforme disponibili e della relativa semplicità di impostazione, ma creare una strategia efficace è un’altra cosa. Se il tuo scopo è quello di creare profitto non puoi lasciare nulla al caso.

L’importanza del testo della newsletter

Come copywriter, so quanto siano importanti tanto le parole che scrivi nelle tua email tanto il modo in cui le scrivi.

Mi sento di darti alcuni consigli:

  • fai in modo che il testo sia scritto in modo semplice e leggibile,
  • scrivi in modo empatico, che aiuta a creare fiducia,
  • considera il tono di voce,
  • cura la leggibilità del testo, organizza in paragrafi, nel caso inserisci elenchi puntati,
  • inserisci immagini di qualità, meglio se personalizzate,
  • fai attenzione alla grafica, che deve essere in armonia con quella del tuo sito web e del tuo brand.

Ho scritto alcuni articoli su come scrivere contenuti per il web, te ne segnalo tre:

Per quanto riguarda le tematiche da proporre ricorda che è necessario studiare i contenuti in modo che siano rilevanti e di interesse per il lettore.

Puoi ad esempio studiare i competitor, informarti parlando con i tuoi clienti tramite magari creando appositi sondaggi, analizzare i contenuti di maggiore successo sul tuo sito web.

La creazione di una newsletter non dev’essere un’entità a sé stante, ma fa parte sempre più dell’immagine coordinata di un’azienda. 

Devi fare in modo che quando il lettore apra la newsletter non si senta disorientato, anzi, deve sentirsi all’interno della tua azienda.

Come impostare una strategia di email marketing efficace

Grazie ai moderni strumenti disponibili online anche gratuitamente, all’apparenza sembra molto facile creare una newsletter.

È sufficiente aprire un account gratuito, impostare i propri dati, compilare un template standard messo a disposizione dalla piattaforma prescelta, scrivere qualche riga ed effettuare l’invio. 

Spesso però ci si accorge che queste newsletter non portano i risultati sperati. Come mai? 

Spesso manca una strategia di creazione, ossia una programmazione ragionata di contenuti rilevanti.

Vediamo insieme le caratteristiche di una strategia di email marketing efficace.

Email Marketing elementi chiave

1. Assumi il punto di vista del cliente

Le email inviate ai propri contatti (potenziali clienti o clienti acquisiti) devono apportare valore per l’utente, rispondendo ai bisogni specifici di quelle persone. 

L’email è efficace se è orientata al cliente.

In pratica, chi si è iscritto alla newsletter vuole ricevere email che soddisfano i suoi interessi. 

E noi dobbiamo fare in modo che questo avvenga. Nel momento in cui una persona si iscrive a una newsletter, ha già superato gli stadi di Attract e Convert e diventa un lead a tutti gli effetti.

Lo scopo dell’email marketing è quello di creare una relazione con il cliente e trasformare con il tempo un lead (contatto) in un cliente attraverso un processo che viene definito lead nurturing, nutrimento del contatto.

Come sostiene D. McLaughlin di KISSmetrics, piattaforma di analisi dati:

“Quando sai chi sono i tuoi visitatori e quale è la loro intenzione, puoi personalizzare il contenuto del tuo sito in modo da riflettere i loro interessi. Questo si tradurrà in tassi di conversione più elevati e un maggior ritorno sull’investimento.”

Conoscere i clienti e personalizzare i contenuti in base ai loro interessi: questo è il punto da cui partire.

2. Definisci l’obiettivo della campagna

Bisogna poi definire l’obiettivo o gli obiettivi per il quale un’azienda vuole impostare delle campagne di email marketing.

Questa è la base per avere controllo sulla campagna e per determinare poi se i risultati sono soddisfacenti.

La definizione dell’obiettivo consente cioè di sapere se la campagna è efficace e costituisce il presupposto sul quale valutare l’implementazione delle diverse strategie e tecniche.

In base all’obiettivo è possibile poi comprendere lo status quo del progetto e modificare le tecniche che stiamo mettendo in atto se non siamo soddisfatti.

Possiamo confrontare strade e opzioni diverse e cambiare direzione. 

Esempio: l’obiettivo è quello di attirare nuovi clienti, o voglio mantenere quelli attuali? Voglio aumentare la popolarità del mio brand, fidelizzare nuovi clienti o la campagna è finalizzata alla vendita di un prodotto o un servizio? 

Le risposte a queste domande sono di vitale importanza per far sì che una campagna di email marketing abbia successo. 

3. Scegli la piattaforma giusta

Il mio consiglio è quello di scegliere un software professionale. 

Questo ti garantisce certezza di invio, sicurezza dei dati, disponibilità di sistemi antispam e una serie di funzionalità aggiuntive, come la possibilità di fare dei test o la segmentazione del pubblico.

Le piattaforme più usate per la creazione di campagne di email marketing sono Mailchimp, ActiveCampaign e l’italiana Kloudymail.

4. Crea la tua lista contatti

Abbiamo già parlato della mailing list come elemento fondante della strategia di email marketing.

Per aumentare gli iscritti ti consiglio di inserire nel tuo sito un form per l’iscrizione alla newsletter e di promuoverla anche nei social media che utilizzi.

Cerca di sottolineare i vantaggi che l’iscrizione comporta, come ad esempio offerte speciali, news, anteprime di prodotti, accesso a contenuti extra, inviti ad eventi esclusivi o altro.

Una buona pratica è quella di inviare una sorta di regalo in cambio dell’iscrizione.

5. Non sottovalutare la fase di controllo: l’utilità del KPI

Gli indicatori chiave di prestazione (Key Performance indicator, KPI) costituiscono una parte importante delle informazioni necessarie per capire se stai progredendo verso i tuoi obiettivi di business e marketing.

Grazie al KPI, a seconda degli obiettivi che hai determinato, puoi valutare l’andamento delle campagne di email marketing ed eventualmente modificare la strategia

Alcuni indicatori utili sono:

  • Tasso di apertura delle email, calcolato rispetto al numero di email inviate.
  • Percentuale di click rispetto al numero di email lette.
  • Numero di disiscrizioni dalla mailing list.
  • Numero di Hard Bounce (si riferisce a un messaggio di errore rispedito sui server e indica il numero di persone che non hanno ricevuto la tua email perché l’indirizzo non è valido o non esiste più).
  • Segnalazioni di Spam.
  • Numero di conversioni dirette.
  • Numero di conversioni indirette.

Ricapitolando, per ottenere risultati con l’email marketing, è necessario: progettare, individuare l’obiettivo che si vuole ottenere dalla campagna, il saper scrivere una buona newsletter e il saper leggere i risultati. Tutto chiaro?

Se hai bisogno di alcuni consigli scrivimi, sarò felice di aiutarti.

* Fonte dati Marketers.it

Sara Soliman

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