+39 349 80 58 016 info@aessecommunication.it

In questo periodo di quarantena da Coronavirus si amplia l’offerta di software gratuiti per e-commerce. Alcuni consigli per migliorare la vendita online dei tuoi prodotti

Piattaforme open source di e-commerce adatte alle attività commerciali che intendono iniziare la vendita online dei loro prodotti ce ne sono oramai diverse.

L’offerta varia dal classico sito e-commerce strutturato e gestito dal cliente alla possibilità di appoggiarsi in una piattaforma digitale esterna, implementata da una web agency.

In entrambi i casi si tratta di una vetrina virtuale e un sistema di gestione dei contenuti dove il negozio, la cantina, il ristorante propongono i prodotti online e si occupano dell’organizzazione delle consegne a domicilio.

In periodo di quarantena ben vengano queste opportunità che permettono di non entrare in contatto fisico con il cliente.

Andiamo a vedere i vari aspetti che servono per rendere un sito e-commerce performante e, di conseguenza, aumentare la possibilità di essere visibili sui motori di ricerca.

Certo, la visibilità, cioè il posizionamento del tuo e-commerce sulla prima pagina di Google, non avviene automaticamente alla messa online del sito.

Magari fosse così!

➤ Google e la pubblicità

Una riflessione sorge spontanea: Google guadagna con la pubblicità di coloro che vogliono comparire per primi nella prima pagina di ricerca. E la pubblicità, come ben sapete, si paga.

L’alternativa che Google vi propone è quella fornire contenuti, scritti con gli standard richiesti per i suoi spider, funzionali all’offerta che il motore di ricerca propone ai navigatori.

Lo spider è un programma che scansiona le pagine presenti in Rete. Il modo come “Google osserva i siti web” (Googlebot nel caso di Big G) è lo sguardo del motore di ricerca che controlla lo stato delle varie piattaforme.

Il fine di questo programa è di inviare tutte le sue informazioni a Google che deciderà (seguendo i suoi algoritmi) quali siti siano meritevoli di essere presenti nelle prime pagine dei risultati di ricerca.

In parole povere:

“se tu scrivi con i dovuti criteri io, Google, ti posiziono nel pagine di ricerca”

Il grassetto non è un caso. Sottolinea quanto sia importante capire una cosa: farsi pubblicità gratuitamente in “casa d’altri” richiede tempo, tecnica e perseveranza.

Detto questo cerchiamo di soffermarci su alcuni punti cardine necessari per scalare le serp (Search Engine Results Page, le pagine dei risultati dei motori di ricerca) di Google, Yahoo o Bing.

➤ Parole chiave: le Keyword

Prima di tutto si deve stabilire i prodotti da proporre ai potenziali clienti.

I nomi dei prodotti e le categorie di appartenenza sono fondamentali per le ricerche fatte dagli utenti sui motori di ricerca.

Pertanto le schede dei singoli prodotti devono contenere le keyword ed essere scritte in ottica SEO.

Un suggerimento. Per trovare le giuste keyword è indispensabile fare una ricerca su questi siti gratuiti:

  1. Ubersuggest
  2. Answer The Pubblic
  3. Google Trend

Altri strumenti per un SEO copywriter, a pagamento, dispongono di analisi più approfondite:

  1. Semrush
  2. SeoZoom
  3. Majestic

tecnica di SEO per keyword

La ricerca delle keyword in prospettiva SEO (Search Engine Optimization). Foto di Diggity Marketing di unsplash.com

 

➤ Tag title: come ottimizzarli in ottica SEO

Inserire un preciso meta tag (una stringa con il nome dei prodotti), che Google richiama nella serp, è importante per influenzare il ranking (l’elenco) della pagina.

Ci sono 3 elementi da considerare nella scheda ecommerce per informare l’utente:

  1. le keyword primarie (più importanti) all’inizio
  2. le keyword secondarie
  3. scrivere fino a 65 battute (comprendono i caratteri e gli spazi)

Assicurati poi che nella Url (la sequenza di caratteri che identifica l’indirizzo di una risorsa su una rete di computer) ci sia la parola chiave (il nome del prodotto), senza numeri e sigle strani.

➤ Plugin di WordPress per le keyword

Come inserire le parole chiave nel sito?

La soluzione migliore è quella di usare un plugin in grado di influenzare i meta tag WordPress (dal tag title alla meta description).

La soluzione migliore?

WordPress SEO by Yoast (www.yoast.com)

ecommerce

Uno dei siti di riferimento per la ricerca delle comparazioni tra le keyword è answerthepublic.com

➤ Le immagini: di qualità

Le foto sono essenziali per la scheda prodotto di un e-commerce.

Tre sono gli elementi da inserire:

  1. Il nome del prodotto
  2. Il testo alternativo descrittivo
  3. La qualità della foto (formato e dimensioni del file in Kb)

Per la scelta dello scatto di qualità il consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista.
Se siete interessati Mattia Traverso (www.mattiatraverso.it), del team di AEsse Communication, è un esperto in fotografie per siti web, e-commerce, brochure e cataloghi.

Le foto devono, inoltre, essere:

  1. con le dimensioni richieste dal tuo tema di WordPress o Joomla
  2. compresse e ottimizzate con Photoshop o un plugin a pagamento (l’opzione premium permette un numero elevato di compressioni. Considera che ogni foto viene memorizzata in 12 formati differenti, per essere visibile ai vari display degli smartphone) installato sul sito (ad es. Short Pixel Image Compression)

➤ Il testo di riferimento: il Tag H1

L’header principale, cioè l’elemento base, di una pagina web e delle schede ecommerce è il tag H1.
In poche parole: il nome del prodotto.

Nella scheda prodotto e-commerce deve esserci il testo che descrive il prodotto in vendita.
Google ha bisogno di informazioni e chiede uno standard su:

  1. Leggibilità del testo
  2. Suddivisione del testo in paragrafi
  3. Collegamento a menu interni del tuo sito
  4. Parole chiave negli H2 e H3 (sottotitoli e titoletti)

Gli H2, H3, fino agli H6 servono per strutturare paragrafi e sottoparagrafi, le sezioni minori della scheda o dell’articolo.

Gli Headings quindi sono fondamentali perché aiutano il copywriter a costruire l’architettura del testo e allo stesso tempo il lettore a capire come sarà strutturato il pezzo.

Nella scheda prodotto ben visibili e di immediata lettura devono esserci:

  1. Prezzo
  2. Accessori
  3. Disponibilità a magazzino
  4. Recensioni

Per ottimizzare questo lavoro puoi usare una serie di tool. Vedi sopra il punto “Parole chiave: le Keyword”.

➤ Uso della sitemap.xml

Per indicizzare le schede prodotto il metodo migliore è quello di creare una sitemap.xml dedicata alle categorie e alle schede dei beni in vendita.

Inoltre, puoi caricare anche un file XML sitemap specifico per migliorare la scansione dei prodotti.

➤ La tua strategia SEO per ecommerce

Come si nota dall’articolo, il posizionamento su Google di un e-commerce richiede una conoscenza approfondita degli elementi citati.

Ogni parte del sito web deve essere considerata sotto vari aspetti, da quello grafico a quello del testo, delle immagini ai pòug-in inseriti.

Tu hai già scritto delle schede prodotto per il tuo ecommerce?

Se hai domande, ulteriori consigli o alternative da proporre, entriamo in contatto.

Leggi anche: Utilità del Blog aziendale per siti web e per Ecommerce

 

Articolo a cura di Nicola Albi
AEsse Communication

**************************

Foto di copertina: Bench Accounting per unsplash.com

LinkedIn

Nicola Albi

Consulente Marketing

Scopri i Servizi di AEsse Communication:

  • business blogging e testi professionali
  • copywriting
  • foto professionali
  • siti web responsive e mobile friendly
  • social media marketing

✉︎   info@aessecommunication.it

Servizi di Comunicazione digitale:
Nicola   ☏   +393498058016

Seguici sui social

LinkedIn  Facebook