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Un sito web necessita di essere rivisto in media ogni 2 o 3 anni. Il restyling va oltre l’aspetto grafico del sito ed è ancor più utile per rivederne l’architettura e migliorare alcuni aspetti del sito. Ecco alcuni appunti di lavoro da cui partire.

 

Se stai pensando al restyling del tuo sito web probabilmente c’è qualcosa che non va: o non ti piace più il layout, o pensi che i testi siano superati o magari vorresti inserire nuovi contenuti e immagini.

Oppure il tuo sito non ti dà la visibilità che vorresti.

In effetti, un sito web richiede una certa costanza nel mantenerlo aggiornato: un restyling ogni due o tre anni è indispensabile per mantenerlo al passo con i cambiamenti: il mondo del web è in costante evoluzione.

Ecco che la gestione dei programmi, del contenuto e l’aggiornamento dell’aspetto grafico diventano elementi su cui agire per migliorarlo.

Ma in cosa consiste il restyling e quali sono i vantaggi di un sito web aggiornato?

Vediamoli insieme.

Perché rifare un sito web

Spesso si tende, erroneamente, a pensare che il restyling di un sito riguardi solo l’aspetto grafico, colori o layout, quando invece le migliorìe su cui puntare sono focalizzate su come migliorarne le prestazioni o correggere alcune criticità.

I motivi più comuni che spingono le aziende o professionisti a rifare il proprio sito web sono:

  • migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca
  • aggiungere contenuti utili e aggiornare quelli esistenti
  • aggiungere servizi o prodotti
  • migliorare la struttura e l’aspetto grafico
  • migliorare le prestazioni del sito con una tecnologia più recente
  • aumentare l’usabilità magari tralasciata durante la prima versione
  • integrarlo con nuove piattaforme social per l’interazione con l’utente.

restyling sito web

Il restyling di un sito web è utile per aggiornare la tua immagine online e migliorare le prestazioni richieste da Google

Cos’è il restyling di un sito web esistente

I punti fondamentali su cui concentrarsi quando si progetta il restyling di un sito web esistente sono questi:

  1. Esperienza dell’utente: per migliorarne la performance;
  2. Ottimizzazione dei testi: lato SEO e tono di voce coerente in base al target di riferimento;
  3. Responsive Design: aspetto legato al design responsivo per cellulari;
  4. Analisi dei dati;
  5. Analisi dei concorrenti.

1. Esperienza utente

Durante la progettazione di un sito web e il successivo restyling conoscere il  target di riferimento al quale il sito si rivolge è un’informazione fondamentale, in quanto è dal ritratto dell’utente tipo che dipende il tono di voce da usare nella scrittura dei testi.

Riuscire a comprendere come gli utenti si interfacciano al tuo spazio web è fondamentale per migliorarne le performance.

In ogni intervento di restyling è fondamentale il concetto di UX Design (User Experience Design) che comprende tutti quei processi necessari ad aumentare la soddisfazione degli utenti attraverso il miglioramento dell’usabilità del sito.

Mi riferisco ad esempio su come impostare la navigazione del sito, a come e dove inserire i bottoni delle call-to-action (utili per suggerire l’azione) e a quali parole scegliere per approcciarsi al nostro clienti tipo.

Puoi approfondire questo argomento leggendo: UX Writing: l’importanza dei microtesti nella comunicazione

2. Ottimizzazione dei testi

I contenuti degli articoli e dei testi delle pagine del sito richiedono una continua attenzione e un periodico aggiornamento.

Le parole sono determinanti per accendere quell’attenzione che il lettore percepisce nel confronto con gli altri testi presenti in Rete e che parlano dello stesso argomento.

Fondamentale è l‘ottimizzazione dei testi lato SEO, aspetto che potrebbe essere stato trascurato nella creazione di un sito-vetrina.

Questo significa fare uno studio sulle parole chiave, nominare le immagini, rispettare le regole di una scrittura SEO-Friendly.

3. Responsive Design

Parlare di design significa creare un layout in ottica RDW (Responsive Web Design), che comprende tutte quelle tecniche che vengono utilizzate per realizzare siti che si adattino automaticamente al tipo di dispositivi in cui vengono visualizzati: schermo, cellulare o tablet.

4. Analisi dei dati

Dopo aver controllato e sistemato i tuoi contenuti prova a porti le seguenti domande:

  1. Quali sono le pagine/articoli più letti?
  2. Chi sono i lettori tipo del mio sito?
  3. Quali articoli sono diventati un riferimento per i motori di ricerca?

Queste 3 domande possono aiutarti a comprendere se i contenuti che offri online sono utili a risolvere le richieste di informazioni o gli approfondimenti sul focus della tua attività o professione.

Analizzare i dati è un utile supporto per evitare di scrivere su argomenti che magari non riscuotono interesse per il lettore tipo.

5. Guarda i tuoi concorrenti

L’offerta di prestazioni e servizi online è in continuo aumento e questo significa che ogni mese si aggiungono nuovi concorrenti.

Mantenere un occhio attento al mercato di riferimento significa capire quali sono le tendenze del momento.

Nuovi siti web più moderni e accattivanti possono coinvolgere di più l’attenzione del lettore aggiornato che nota subito se un sito è ben curato sia nei contenuti che nella grafica.

Come migliorare la struttura del tuo sito web

Anche qui dovresti porti qualche domanda:

  1. La tua Home mette in evidenza le informazioni principali o qualche informazione o prodotto su cui vuoi puntare?
  2. La mappa del tuo sito web è aggiornata e completa?
  3. I menù sono chiari?

La mappa del sito: cos’è

Il tuo sito può essere di poche pagine come di molte: l’importante è disegnare una mappa del tuo sito e decidere il nome delle nuove pagine.

La site-map o mappa del sito è un file che contiene tutti gli URL di un sito, elencati secondo una gerarchia impostata in fase di creazione.

La site-map ha due funzioni principali:

  • agevolare la navigazione degli utenti;
  • informare i crawler dei motori di ricerca sulla struttura delle pagine del sito.

L’importanza del menù

Comunicare ai motori di ricerca l’impostazione del menu, le sezioni, sotto-sezioni, pagine principali e secondarie del tuo sito è fondamentale ai fini dell’indicizzazione.

Ricorda poi sempre che l’utente arriva sul tuo sito con degli schemi mentali precostituiti in anni di navigazione su altri siti: pertanto è consigliato nominare le pagine con le parole più usate tipo “Azienda” o Chi siamo” e non usare inglesismi quali “Company” o “About us” se il sito è italiano.

In linea generale segui la regola del buon senso e usa termini stranieri solo se sei sicuro che siano stabilmente acquisiti nel vocabolario delle persone.

Su questo argomenti puoi approfondire leggendo: Parole straniere nei testi in italiano? Sì, ma con moderazione

Mi piace muovermi tra comunicazione, tecnica e relazione.

Ogni contenuto richiede un suo modo per essere divulgato.

Per questo mi ritrovo nei testi e tra le righe dei codici.

 

Nicola Albi

Consulente Marketing

Comunicazione e Siti web con blog

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