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Storytelling, visual storytelling, corporate storytelling, transmedia storytelling. Sono tutte strategie di marketing che hanno come fulcro la narrazione e che fondano il loro successo sul riuscire a trasmettere emozioni.

Hai mai pensato di raccontare la tua storia?

Alle persone piacciono le storie. Amano ascoltarle, raccontarle e ne traggono insegnamenti. Se ci pensi, questo accade da sempre. 

L’uomo ha cominciato a comunicare prima in modo visivo (pensa ai disegni rupestri degli uomini primitivi) e solo in seguito ha inventato un alfabeto e un modo di esprimersi con il testo. In pratica facciamo Visual storytelling da molto tempo.

Le immagini hanno un potere molto forte sul nostro cervello: si ricordano più facilmente rispetto a un testo di sole parole ed è quindi comprensibile come molte strategie di marketing fondano la loro forza proprio sulle immagini. 

Luisa Carrada, ne Il Mestiere Di Scrivere, scrive: 

“Le storie sono le uniche che dalla notte dei tempi sanno unire informazioni, conoscenza, saggezza, emozioni, cura di sé e degli altri (…) Ci sono state civiltà che hanno ignorato la ruota, ma nessuna che non abbia conosciuto le storie”.

 

Storytelling

Lo Storytelling è oggi uno degli strumenti più potenti di Social Media e di Content Marketing

 

Che cos’è il Visual storytelling?

Il Visual storytelling è l’arte di raccontare una storia utilizzando principalmente immagini e video. E sfruttando i social media.

Alcuni studi hanno dimostrato come il cervello umano preferisca che le informazioni siano raccontate come storie: pensa che il 92% dei consumatori desidera che i brand sponsorizzino le proprie pubblicità come storie.

La storia diventa ancora più avvincente se arricchita con grafiche, voci, audio.

Lo sai perché gli elementi visivi vengono molto utilizzati nel marketing?

Perché le immagini vengono elaborate 60.000 volte più velocemente del testo dal nostro cervello. 

La comunicazione visiva è quindi più immediata ed è più semplice da comprendere.

Le immagini riescono a raccontare e spiegare e ciò che con le parole a volte si fatica a comunicare in modo immediato.

Però, come tutto ciò che riguarda il marketing, occorre avere una strategia ben pianificata per raggiungere un ampio pubblico.

Shloni Ron, CEO del Visual Storytelling Institute, ha scritto:

“Il visual storytelling è una strategia di marketing che sfrutta narrazioni avvincenti, mettendo il cliente al centro della storia, messo in scena con un’esperienza emotiva visiva e distribuita efficacemente lungo il percorso del compratore, al fine di potenziare la vita del cliente e generare risultati di business”.

Ciò significa che il pubblico ama sentirsi l’eroe della storia che stai raccontando e che prende le decisioni di acquisto in base a quanto ritiene che un prodotto possa offrirgli un’esperienza positiva.

Come si è evoluto il Visual storytelling

Mai come in questo momento storico le nuove tecnologie hanno permesso una diffusione di strumenti social basati su caratteristiche visual (Facebook, Linkedin, Pinterest, Instagram e tutte le app di gestione di immagini).

Se in passato lo storytelling era usato solo nella pubblicità televisiva, nei fumetti o nel teatro oggi è uno degli strumenti più potenti di Social Media Marketing.

Ogni azienda ha infatti la possibilità di narrare la propria storia utilizzando fotografie, immagini, micro-video e, grazie alla condivisione sui social o sul web, raggiungere un pubblico numeroso.

Ma come raccontarsi con le immagini? In modo accattivante ma convincente, creando curiosità ed empatia, coinvolgendo l’utente e trasmettendo emozioni. 

Instagram, Facebook, Pinterest e il Visual storytelling

Instagram ha fatto del Visual storytelling la sua colonna portante.

Il social è infatti il più amato dai brand e offre loro molte possibilità di comunicare, sia per quanto riguarda le immagini sia per il microblogging legato alle didascalie, che non va sottovalutato. Grazie alle Instagram Stories puoi creare raccolte di immagini visibili 24 ore e conservarle come album.

Se trovi il modo di essere originale e offri contenuti di qualità vedrai che lo Storytelling su Instagram funziona!

Anche su Facebook e Pinterest, grazie a contenuti di qualità, puoi creare un buon engagement.

Leggi in merito: Con Pinterest puoi vendere di più. Scopri la collaborazione con Shopify e gli strumenti per lo shopping

Se usi Instagram leggi: Instagram è dalla parte delle aziende. Scopri i nuovi stickers e gli strumenti a disposizione per la tua attività

I focus per creare un Visual storytelling di successo

Per raccontare una storia con le immagini è necessario conoscere il brand, la sua storia e i suoi valori. È necessario investire in immagini di qualità e trasmettere una storia in cui il tuo utente sappia riconoscersi.

Ma non è solo questo.

Vediamo insieme quali sono gli elementi con cui costruire un Visual storytelling di successo.

1. Conosci il tuo Brand

Conoscere il Brand è la base di ogni strategia di marketing. È necessario analizzare e definire con attenzione i valori del brand.

Che cosa ritiene più importante? Che cosa vuole trasmettere ai propri utenti?

2. Ascolta il tuo pubblico e trasmetti uno schema narrativo

Ascoltare il proprio pubblico vuol dire sapere a chi ti vuoi rivolgere, conoscere le tue buyer personas.

Cos’è uno schema narrativo?

Il principe incontra la principessa, che viene però rapita e chiusa in una torre da un drago. Il principe lo sfida, la salva, e vissero felici e contenti.

Questo è lo schema narrativo classico dei racconti per bimbi, ma il principio è valido anche nell’ambito del visual. 

C’è una situazione iniziale di equilibrio dell’eroe che viene rotto dall’antagonista (il cattivo), l’eroe deve affrontare mille peripezie finché non ritrova l’equilibrio.

Lo schema narrativo efficace è quello in cui l’utente ritrova qualcosa che conosce per riuscire ad orientarsi.

3. Punta sulla qualità

Investire nella qualità è fondamentale. Se ti è possibile utilizza contenuti originali, foto e video realizzati ad hoc.

il tuo scopo deve essere quello di generare curiosità, creare empatia e coinvolgere il più possibile gli utenti, fornendo contenuti che possano risvegliare le loro emozioni.

Anche le infografiche piacciono e sono molto intuitive.

Ricordiamoci che le persone tendono a ricordare l’80% di quello che vedono e il 20% di quello che leggono.

4. La parola d’ordine è emozionare

Puoi anche aver scelto il miglior video maker presente sul mercato ma se non susciti emozioni negli utenti il tuo progetto di Visual storytelling non creerà l’effetto sperato.

Perché sono le emozioni che guidano il cuore e la mente delle persone.

Oggi, forse a causa della quantità di informazioni con cui il cervello viene bombardato di continuo, il tempo medio di attenzione del cervello umano è calato a 8 secondi (ricerca di Microsoft citata da Teresa Masterson, giornalista freelance e ex web editor NBC Philadelphia). 

Come puoi intuire il tempo per fare in modo di farti ricordare è molto poco. 

visual storytelling

L’utente ricorda molto più facilmente ciò che vede ma la sua attenzione è molto breve. È quindi importante centrare l’obiettivo in pochissimo tempo.

 

Se proprio non hai sempre a disposizione immagini create ad hoc, scegli immagini o video che sembrino reali.

Ne puoi trovare sia sulle piattaforme a pagamento come IstockDepositphotos o Shutterstock, sia sugli archivi gratuiti, quali Unsplash ad esempio, o su Freepik e Pixabay.

5. Non essere autoreferenziale

Non postare sempre immagini dei tuoi prodotti, non suscita emozioni.

Lo so che il tuo scopo è quello di vendere, ma prova a differenziare: puoi mostrare ad esempio come il prodotto nasce. Oppure puoi far parlare le persone che lo utilizzano.

Cerca di stabilire un contatto con il tuo pubblico, coinvolgilo con contenuti utili o con dei consigli.

Leggi anche: Perché comunicare con Empatia è uno strumento vincente: dai valore agli altri, valorizzi te stesso e crei fiducia

Archetipo della struttura di narrazione

Ti ho spiegato perchè per fare storytellig devi creare uno schema narrativo in cui l’utente possa trovare qualcosa che conosce per riuscire ad orientarsi.

Si tratta di modelli psicologici universali che possono essere usati per le descrizioni dei personaggi all’interno del tuo racconto e che facilitano la riconoscibilità e l’identificazione da parte della tua audience.

Vediamo quali sono i principali archetipi che puoi utilizzare nella tua narrazione. Sono figure a cui puoi ispirarti, dipende dal messaggio che vuoi veicolare con la tua storia.

Potrai rifarti a diverse figure:

  • l’artista, se vuoi dare un tocco creativo alla tua storia;
  • il buon padre di famiglia, se vuoi far parlare un personaggio che si prende cura degli altri e che si propone come guida per risolvere problemi;
  • il condottiero, se desideri far parlare un personaggio forte che sappia guidare con saggezza il tuo pubblico;
  • lo scienziato, se parli di sviluppo e innovazione;
  • il guaritore è perfetto se vedi nel tuo racconto la necessità di trasformare positivamente le situazioni;
  • l’avventuriero, se vuoi invitare il tuo pubblico alla scoperta di nuovi mondi;
  • il ribelle, se avrai bisogno di un personaggio coraggioso che per raggiungere il suo scopo deve uscire dagli schemi.

 

Esempio di Visual Storytelling: video istituzionale di Confartigianato Verona

Come esempio di Visual storytelling ti porto il video istituzionale di Confartigianato Verona, realizzato da Baoblà di Simone Cunego di Illasi (Verona).

Il focus principale del video è incentrato sul racconto della manualità che i diversi artigiani utilizzano nelle loro attività.

La cadenza e la ritmicità delle immagini aiutano l’utente a concentrarsi sui movimenti specifici dei vari artigiani. In questo senso possiamo dire che sono immagini che parlano.

 

 

Tool utili per fare Visual storytelling

Ti consiglio alcuni strumenti molto utili con i quali puoi creare elementi grafici accattivanti, immagini, video e infografiche.

Cinamatic: è un’App per iPhone che consente di creare brevi video della durata massima di 15 secondi, permettendo di utilizzare anche una serie di filtri preimpostati per dare degli effetti particolari ai tuoi filmati. Con Cinamatic puoi condividere il tuo video su Instagram, Facebook o YouTube.

Shorthand: è uno strumento che vanta fra i suoi utilizzatori aziende del calibro della BBC, The Guardian, The Telegraph. Ti permette di creare vere e proprie pagine web ricche di video, immagini e testi. Sappi che, essendo uno strumento professionale, non è proprio economico.

Canva: è lo strumento che preferisco. È molto utile per realizzare velocemente contenuti grafici di impatto da condividere sui social, senza dover passare da software specifici come Photoshop. 

Consente di scegliere fra una serie di formati già impostati, ad esempio per i post di Facebook, e mette a disposizione una libreria di immagini, font e template gratuiti più altri a pagamento, consentendo di caricare anche le proprie immagini e di salvare i propri progetti.

Infogr.am: strumento con cui puoi realizzare grafici animati, aggiungere tooltip e informazioni utili quando si passa con il puntatore sui dati.

Thinglink: é un tool per la creazione di grafiche animate. Le possibilità e gli ambiti di applicazione spaziano dall’e-commerce alle mappe, dai blog alle infografiche.

In conclusione, se vuoi puntare su una strategia di storytelling e di visual storytelling la cosa migliore è affidarsi ad un bravo storyteller o a un copywriter che conosca l’arte di raccontare una storia come ti ho spiegato in questo articolo.

La storia creata va condivisa poi sui canali social che utilizzi, ma ricorda che lo strumento più importante per veicolare la tua narrazione è il Blog, che rappresenta il contenitore perfetto per comunicare, aumentare il coinvolgimento e fidelizzare il tuo pubblico.

Se hai bisogno di aiuto, hai qualche domanda o qualche dubbio sono a tua disposizione, scrivimi!

 

Articolo a cura di Sara Soliman
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