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Sintassi, lessico e struttura del testo vanno a dar forma allo stile di scrittura. Qualche suggerimento per trovare lo stile giusto per te e la tua azienda

Mentre il tono di voce trasmette lo stato d’animo di chi scrive e tende a crearne uno nel destinatario, lo stile è una caratteristica propria del testo.

Rappresenta il modo in cui lo scrittore si esprime e trasmette le informazioni al lettore.

Parliamo di sintassi, di scelta dei termini, di struttura dei paragrafi, di tutto ciò che caratterizza il modo di scrivere di una persona o di un’azienda, senza tralasciare la correttezza grammaticale e la punteggiatura.

Ma vediamo subito un esempio, in modo che sia più facile comprendere quanto uno stile diverso influenzi il modo in cui l’informazione viene data e percepita.

Stile del testo: esempi

Abbiamo visto che lo stile del testo è in sostanza la forma, il modo in cui mettiamo le parole una dopo l’altra per costruire la frase.

Sulla pagina aziendale di Facebook possiamo scrivere lo stesso messaggio usando tono e stili diversi:

  1. Ci dispiace informarvi che, a causa di un guasto tecnico che non è dipeso dalla nostra volontà il negozio rimarrà chiuso dalle 12 alle 18 di oggi 4 febbraio 2024. È un esempio di Stile burocratico e tono formale
  2. Ciao a tutti, c’è un guasto tecnico che l’Enel sta cercando di risolvere, ma saremo chiusi oggi dalle 12 alle 18. Grazie per la comprensione. È un esempio di Stile lineare e tono rilassato
  3. La nostra pausa oggi dura 4 ore perché manca la corrente. Alle 18 torna e quindi torniamo anche noi a lavorare. Ci vediamo dopo? 🙂 È un esempio di Stile giovane e tono ironico e scherzoso.

Per sapere qual è lo stile giusto è necessario considerare la categoria di prodotto e il pubblico di riferimento, proprio come nella scelta del tono di voce.

Se il primo post è scritto da un negozio di abbigliamento per bambini il tono è sbagliato, così come non è corretto l’ultimo se a parlare è una banca e si rivolge ai suoi correntista.

Stili di scrittura per la comunicazione aziendale

Vediamo ora i principali stili di scrittura usati nella comunicazione aziendale e nei social.

Stile descrittivo

Si usa per parlare di un prodotto o servizio in modo oggettivo senza opinioni personali.

Questo stile si limita ad elencare le caratteristiche di quanto offerto, è uno stile che non influenza e, per niente creativo, può risultare un pò noioso.

È lo stile più utilizzato nella comunicazione aziendale.

Stile narrativo

È lo stile di racconti, romanzi, film, detto anche storytelling. È lo stile in cui si racconta una storia, cioè una serie di eventi tra loro collegati e dove agiscono uno o più personaggi, con vicende che si susseguono nel tempo in uno o più luoghi.

Stile espositivo

È lo stile neutro che fa prevalere i fatti e non le opinioni. Si usa nel giornalismo e nei libri scolastici.

Lo troviamo anche, ad esempio, nei manuali d’istruzioni e nella scrittura “aziendalese”.

Stile burocratico

E lo stile della pubblica amministrazione: uffici, scuole, tribunali, banche ecc. È uno stile noioso e spesso incomprensibile perché fa uso di tecnicismi. È uno stile lontano dalla lingua parlata.

Stile persuasivo

È lo stile che usiamo nel copywriting e nel quale inseriamo elementi come giochi di parole, parole nuove, empatia ed emoticon. È uno stile che punta a creare una connessione tra lo scrivente e il suo pubblico.

Lo troviamo nei post sui social, negli spot pubblicitari, ma anche nelle lettere commerciali in stile persuasivo. È uno stile che attira l’attenzione ed è quello che funziona meglio se lo scopo è quello di far passare un messaggio.

Sullo stile persuasivo puoi leggere:
Copywriting, psicologia e persuasione: 7 consigli di scrittura per convincere

Sulla scrittura empatica leggi:
Come scrivere (e comunicare) con empatia

Stile tecnico

È quello stile di scrittura tecnica e specifica di un determinato settore, e che mette in evidenza le caratteristiche tecniche di un determinato prodotto: ovviamente funziona solo se è destinato a un esperto di quella materia.

Livello di formalità e comunicazione aziendale

Negli ultimi anni i social hanno spinto tutta la comunicazione aziendale verso l’informalità e dunque all’uso generalizzato del “tu”. Come ho già scritto parlando del tono di voce, il tu è quasi sempre una buona scelta.

Quasi sempre, appunto. Il lei va riservato, anche nelle chat a:

  • settori quali la finanza,
  • professionisti con i quali non c’è un rapporto diretto,
  • istituzioni pubbliche o private.

Ricorda poi che, anche se l’uso del tu è quasi sempre consigliato, è necessario qualche cautela in base al messaggio, al settore, al pubblico di riferimento.

Il post di una banca rivolto ai clienti può usare il tu, ma senza emoji o abbreviazioni.

Il post di un’azienda di abbigliamento può osare se il destinatario è la generazione Alpha, Zeta o Millennial, mentre se il pubblico è più maturo dovrebbe tenere un livello di formalità un pochino più alto.

Tono di voce, stile di scrittura e livello di formalità del testo sono tre aspetti che ogni azienda deve stabilire a monte della sua comunicazione offline e online.

Di qui la necessità di creare una guida di stile, una sorta di prontuario con regole di comunicazione e indicazioni pratiche da adottare per chi scrive a nome di un’azienda.

Ne parlo in modo dettagliato in questo articolo:
Guida di Stile: tutte le regole del copywriting efficace e riconoscibile

Consigli per una buona scrittura

  • Fai in modo che il tuo stile sia coerente con il contenuto;
  • Scegli le parole con cura e utilizzale con attenzione: ogni termine ha il suo peso;
  • Scrivi in modo semplice, ma curando il testo nei dettagli per non essere banale;
  • Scrivi pensando al tuo pubblico, pensando a ciò che si aspetta;
  • Cerca di essere spontaneo ed evitare inutili abbellimenti stilistici o tecnicismi che possono rendere il tuo testo poco leggibile;
  • Fai attenzione alle parole straniere.
    A questo proposito leggi: Parole straniere nei testi in italiano? Sì, ma con moderazione;
  • Fai attenzione all’utilizzo dei verbi e non esagerare con aggettivi e avverbi.
    Su questo argomento puoi leggere: Verbi e avverbi nel copywriting: 5 consigli su come utilizzarli.


Sul tono di voce puoi leggere:
Copywriting: guida alla scelta del tono di voce

Infine, per approfondire l’argomento, ti consiglio questi libri:

Guida di stile, Luisa Carrada, Zanichelli Editore

Manuale di copywriting e scrittura per i social, Alfonso Cannavacciuolo, Hoepli Editore

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Creo e gestisco contenuti per blog e siti web e scrivo testi ottimizzati SEO per migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca.

Da qualche anno tengo Corsi di Comunicazione e scrittura per il web per scuole e privati.

Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo, amo da sempre leggere e andare in montagna, palestra di vita.

Sara Soliman

Copywriter

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