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L’universo Google è in fase di accelerazione e mette in campo progetti visionari

 

Quello di mercoledì 10 maggio 2023 è un lancio in piena regola che conferma quanto l’universo Google stia guardando avanti e, sopratutto, sia in fase di accelerazione.

L’evento di presentazione delle novità in casa Google, il Google I/O 2023, è una conferenza organizzata annualmente da Google a Mountain View, in California.

Durante lo streaming gli sviluppatori web di tutto il mondo hanno l’opportunità di conoscere le novità sulle applicazioni web e mobile di Google e relative tecnologie come Android, Chrome, Chrome OS, Google App Engine e altre.

Quest’anno l’argomento è l’AI Generativa e la diffusione e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ogni campo.

Quindi si consolida ulteriormente il concetto di “ecosistema di Google” con l’intelligenza artificiale applicata anche nella Search (con cambiamenti lato SEO) e per l’hardware.

In questo ultimo ambito Google I/O 2023 è stata l’occasione per la presentare il primo smartphone pieghevole (Pixel Fold) e del primo tablet (Pixel Tablet) della società californiana di Montain View.

Unica nota negativa è che questi dispositivi, completamente ingegnerizzati da Google, non saranno disponibili per il mercato italiano.

Ritornando allo streaming dell’evento, alta è stata l’attenzione dedicata all’intelligenza artificiale (AI) e al concetto di “responsability”.

Due ambiti che il CEO di Google, Sundar Pichai, ha più e più volte associato quasi a rimarcare una presa di distanza dai concorrenti OpenAI-ChatGPT e Microsoft.

google evento

Internet del futuro si chiama “Ecosistema Google”

Il focus su cui iniziare a ragionare sulle potenzialità di Google è l’ampiezza della sua visione.

Nel futuro che ci aspetta tutti useremo i sistemi di Google perché Google sarà presente, direttamente o indirettamente, alle diverse applicazioni di AI usate e concepite con i suoi modelli.

Android, Chorme e la stessa Search sono solo l’inizio: le porte d’entrata per un “Ecosistema liquido” (concetto di Giorgio Taverniti che risale al 12 dicembre 2019) sono aperte.

Un aspetto è stato ribadito durante lo streaming: Google continua a ritenere i contenuti di valore condivisi online come un elemento meritorio.

Questo perché ogni articolo o testo scritto con precisione è utile alle persone che lo leggono e, per questo, scelgono di usare il motore di ricerca di Google invece di altri concorrenti.

Ti sei mai chiesto perché, di solito, non usi altri motori di ricerca come Bing, Yahoo, DuckDuckGo, Gibiru o Wolfram Alfa?

Ora vediamo alcune delle novità annunciate durante l’evento.

Ultime novità in casa Google

C’è da dire che i programmatori di Google usano già l’intelligenza artificiale che, in questi ultimi mesi, è stata al centro dell’attenzione internazionale.

Con l’intelligenza generativa diversi strumenti di Google sono stati migliorati e ampliati nelle loro funzioni.

Vediamone alcuni.

GMail: entra una nuova funzionalità chiamata Help Me Write, supportata dall’intelligenza generativa

Alla ricezione di una email si risponde in base al contenuto dell’argomento e a seconda delle esigenze dell’utente.

Parliamo di un’espansione del sistema sui suggerimenti intelligenti al testo che ora è in grado di completare in modo automatico le frasi della e-mail.

Questo in base alla conoscenza acquisita di quello che scrivete abitualmente su GMail e Google Docs.

Un modello linguistico, quello di Google, usato per comporre la scrittura con 3 diversi toni adattivi: formale, elaborato e breve.

Google Maps: gli itinerari diventano immersivi

Il percorso da seguire è descritto in ogni dettaglio (tempo, distanza etc.) e raffigurato come in una realtà aumentata.

Questo nuovo sistema di navigazione (immersive views) è destinato però, per ora, a uscire solo in alcune città del mondo.

Google Photos: si aggiunge il sistema Magic Editor

Magic Editor, che usa l’intelligenza generativa, aiuta a centrare il soggetto nella foto.

A oggi è comunque già presente in Google Photos la funzione che elimina gli oggetti dallo sfondo della foto.

PaLM 2: è il nuovo modello linguistico basato su AI

Secondo Sundar Pichar è il modello “più robusto in logica e nel ragionamento” in quanto è pensato per generare e riconoscere testi in più di 100 lingue.

Un modello che include testi scientifici e pagine web in modo da ampliare la sua capacità nella logica, nella matematica e nel ragionamento.

PaLM 2, inoltre, genera una grande quantità di codici sorgente. Tra questi i più diffusi come Python e Java Script, oltre in Prolog, Fortran e Verilog.

PaLM 2 è usato in altre 25 funzionalità e prodotti di Google.

google Palm

PaLM 2 è il nuovo modello linguistico di Google in concorrenza a GPT-4 di OpenAI

 

Bard AI: novità del chatbot interattivo

Nei prossimi mesi  Bard Al diviene disponibile in inglese per 180 paesi e in altre 40 lingue (tra cui l’italiano).

Parliamo di un assistente, via AI di Google, che integra l’ecosistema di Google nella risposta dell’intelligenza artificiale.

Un sistema che parte dalla domanda e si arriva ad ottenere delle informazioni, le più dettagliate possibili (con foto, link ai siti delle fonti e non solo testo).

I risultati visivi sono simili a quelli presenti su Google Search: fruttando Google Lens e immettendo un prompt con immagine, Bard può capire quali sono i soggetti  e gli elementi presenti all’interno per dare la migliore risposta possibile.

Per esempio: se si inserisce una foto di una montagna visitata dall’utente, si può chiedere di scrivere una didascalia oppure informazioni sul luoghi simili da visitare.

C’è la possibilità, inoltre, di generare immagini con Adobe Firefly.

Un tool di terze parti che può collegarsi alle app di Google e ai servizi sul web (come avviene per Chat GPT).

Punto di arrivo di Google è quello di integrare tutto quello che riguarda l’AI, in ogni possibile aspetto!

Bard Google

Bard è l’intelligenza artificiale di Google basata sul modello di linguaggio LaMDA (Language Model for Dialogue Applications)

 

Search Generative Experience (SGE)

Con Alphabet, la società collegata a Google, tutto è pronto per lanciare la nuova versione di Search (SGE) del motore di ricerca.

SGE: un breve estratto dal documento online di Google

In una breve introduzione Srinivasan Venkatachary, VP of engeneering di Google, ci spiega cos’è SGE:

“SGE è un primo passo nella trasformazione dell’esperienza di ricerca con l’IA generativa.

Quando utilizzano SGE, le persone noteranno la loro pagina dei risultati di ricerca con risultati Web familiari, organizzati in un modo nuovo per aiutarli a ottenere di più da una singola ricerca.”

Con SGE, le persone saranno in grado di:

  • Ottenere rapidamente info su un argomento, con collegamenti e risultati pertinenti da esplorare
  • Porre domande in modo naturale in una nuova modalità di conversazione
  • Generare idee creative e bozze direttamente nella Ricerca.

La ricerca tradizionale viene ridisegnata per dare spazio a maggiori contenuti provenienti dai socialnetwork, dalle foto e video.

Con l’AI di Bard la ricerca diviene più coerente e personale alle abitudini del singolo utente, creando di fatto una pagina Google personalizzata.

Link:  A new way to search with generative AI

Verso una nuova SEO

Con lo sviluppo, l’integrazione e l’amplificazione di questi sistemi con l’AI anche la SEO (Search Engine Optimization) si adatta e diventa Search Ecosystem Optimization (cit. Giorgio Taverniti).

Google si muove con nuove modalità di ricerca e le sue fonti si basano sulle migliori risorse del settore.

Questo significa:

  • qualità delle informazioni condivise
  • un database di conoscenza, sia per le aziende che per i singoli, ben strutturato e affidabile.

Google è alla ricerca di fonti, quelle più affidabili e rigorose, perché l’esperienza dell’utente viene messa al primo posto.

E un utente soddisfatto “non ti lascia tanto facilmente”.

Pertanto ritorna il famoso motto: Content is king!

Link di approfondimento di Google sui parametri di valutazione: Core Web Vitals.

Google: inarrestabile realtà

Google è la realtà che si muove tra intelligenza generativa e la Rete.

Un agglomerato di conoscenze e progettualità concepite per raggiungere una multidimensionalità che richiede capacità di adattamento ai divesi linguaggi.

Una sfida aperta che rimane una fonte di sviluppo e studio utile al progresso.

Tenendo conto di tutte le riflessioni e analisi sull’etica. E questo non è poco.

 

Riferimenti
Giorgio Taverniti, Google liquido – Verso una nuova Internet, Ulrico Hoepli  Editore Spa 2022, Milano.

Foto di copertina:
Shubham Dhage – Unsplash

Mi piace muovermi tra comunicazione, tecnica e relazione.

Ogni contenuto richiede un suo modo per essere divulgato.

Per questo mi ritrovo nei testi e tra le righe dei codici.

 

Nicola Albi

Consulente Marketing

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